Solchi di Verità e Giustizia: per una maggiore consapevolezza nella lotta alle mafie e alla corruzione

Solchi di Verità e Giustizia: per una maggiore consapevolezza nella lotta alle mafie e alla corruzione

L’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani - ADI aderisce alla “Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” (Foggia 21 Marzo 2018), promossa da Libera - Associazioni Nomi e Numeri contro le Mafie.
 

Nel libro “Anticorruzione PoP”, Leonardo Ferrante e Alberto Vannucci ci ricordano che “La corruzione va anzitutto prevenuta, [...] rendendo inospitale per i corruttori, inaccessibile ai corrotti e indisponibile alle mafie” il bene pubblico da cui dipende tutta la collettività. L’adesione di ADI alla Giornata del 21 Marzo promossa da Libera e la riflessione sul nostro impegno nel contrasto alle mafie vuole partire da qui, da ciò che la corruzione sottrae alla collettività, e dalla costruzione di una consapevolezza che porti tutta la comunità accademica ad essere in prima linea in questa battaglia.

Oggi più che mai è necessario aprire un dibattito pubblico sulle mafie e organizzare iniziative di contrasto culturale al fenomeno della corruzione. Il nostro Paese è soffocato da dinamiche corruttive e di mala gestione delle risorse e delle strutture pubbliche. La classifica mondiale di Trasparency International, elaborata attraverso l’indice di corruzione percepita nel sistema pubblico, pone l’Italia al 54° posto su 180 paesi, in una posizione lontanissima dagli altri paesi europei. Esiste un’ampia letteratura sui numeri della corruzione, troppo spesso "sparati" nel dibattito pubblico del nostro paese senza che poi si elaborino e si realizzino le strategie per una reale opposizione organizzata al fenomeno.

È giunto il momento di parlare meno di numeri e più di azioni collettive e inclusive rivolte alla lotta al fenomeno. La corruzione si alimenta della mancanza di tutele, della frammentazione della comunità, dell’abuso del potere delegato, della rottura dei patti sociali e della fiducia tra le persone e lo Stato. Una reale lotta alla corruzione passa dalla capacità di ricreare i legami di fiducia nella gestione delle risorse e dell’amministrazione pubblica, agendo come comunità attiva. Negli ultimi anni, i dottorandi, i ricercatori, gli studenti e tutti i docenti che credono nella missione pubblica dell’accademia, sono stati spesso le vittime delle nefandezze che si accompagnano ai fenomeni di corruzione. Le politiche che hanno continuato a precarizzare le nostre categorie rappresentano un elemento di vantaggio per i corruttori e le infiltrazioni mafiose nei sistemi pubblici. Il rifinanziamento del sistema pubblico della ricerca e della formazione universitaria, assieme all’eliminazione della precarietà sistematica, è la prima risposta necessaria per riportare in salute l’università pubblica e ridurre gli illeciti e la corruzione. Al tempo stesso, siamo consapevoli che oggi è necessario un maggiore impegno nella denuncia dei fenomeni corruttivi, che prende concretezza nell’attuazione di maggiori strumenti di tutela per chi vive condizioni di incertezza ed è più ricattabile. Mettersi in gioco insieme per creare consapevolezza tanto sul fenomeno che spesso sfugge alla nostra comprensione quanto sugli strumenti in nostro possesso per contrastare efficacemente tutte le sfaccettature con cui le mafie si infiltrano nei nostri luoghi.

La riflessione che riguarda il ruolo dell’università nella lotta alle mafie concorda fortemente con lo spirito di Libera. Il nostro obiettivo è costruire in tutta l'accademia la consapevolezza della corruzione, non pensare come marcia e corrotta tout court la realtà che viviamo. Dobbiamo porci in prima linea per analizzare e raccontare le storie, le indagini, le consuetudini opache che spesso ci troviamo a vivere, e cambiarle con una nuova cultura che renda "inospitale per i corruttori, inaccessibile ai corrotti e indisponibile alle mafie" l'Università tutta.

“Solchi di Verità e Giustizia”, la frase che caratterizza quest’anno per il 21 Marzo, è un‘esortazione importante per tutti noi, un invito a considerare la necessità di tracciare dei “solchi” che siano un terreno comune in cui riconoscersi, in cui fare crescere ed espandere la parte sana dell’università pubblica. Un solco che diventa strada di incontro per tutta la comunità accademica che si riconosce nella lotta agli illeciti, alla corruzione e alle mafie.

Invitiamo tutti i colleghi a partecipare alle manifestazioni nelle tante piazze d’Italia promosse da Libera per la Giornata del 21 Marzo, nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie, a fianco  ai familiari delle vittime che si riuniranno a Foggia.

Tags: