Università degli Studi di Bari, niente più tasse per i dottorandi senza borsa

Lo scorso 20 giugno il Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ha approvato in via definitiva l'esonero completo dal pagamento delle tasse per i dottorandi di ricerca che non usufruiscono di borsa di studio, a partire dal XXXII ciclo. Nella misura sono inclusi anche i colleghi dei cicli attualmente in corso. La proposta di esenzione, presentata da ADI Bari lo scorso novembre, è stata accolta dall'amministrazione dopo un lungo iter burocratico che ha purtroppo impedito di includere nell'esonero la rata di luglio.

Pasquale Ricci, coordinatore di ADI Bari, sottolinea l'importanza della vittoria ottenuta: “L'esenzione dal pagamento delle tasse è per tutti noi una vittoria di portata storica. Dal prossimo anno i colleghi non borsisti, che conducono il loro lavoro in condizioni nettamente svantaggiose, risparmieranno ben 800 euro di tasse; nell'esonero saranno inclusi i dottorandi in soprannumero non dipendenti pubblici, come ad esempio gli assegnisti di ricerca. Con questa vittoria, dunque, abbattiamo anche una discriminazione insensata tra pari, includendo nell'esenzione tutti i precari della ricerca.”

Grande soddisfazione esprime anche Antonio Bonatesta, Segretario nazionale dell'ADI: “L'Università di Bari si unisce all'ormai folto drappello di atenei che hanno superato l'iniquità della tassazione sul dottorato. Il risultato ottenuto è un altro tassello nel mosaico su cui l'ADI sta lavorando da tempo, e che prevede il riconoscimento della dignità di lavoratori in formazione a tutti i precari della ricerca, coerentemente con i principi della Carta Europea dei Ricercatori. È un messaggio chiaro che lanciamo al governo, per ribadire che quello che svolgiamo tutti i giorni nelle università è lavoro, e come tale non può essere gratuito, né soggetto ad alcuna forma di tassazione.”

L’ADI ha lanciato la sua campagna nazionale per l’abolizione della tassazione sul dottorato di ricerca nel 2014. Il risultato conquistato a Bari si aggiunge a quello ottenuto dai colleghi di Lecce, Sassari e Padova, e testimonia la capacità della nostra associazione di muoversi in realtà molto differenti tra loro, facendo perno sulla condivisione di buone pratiche.

L'ADI invita tutti i colleghi a sostenere la campagna nazionale ALL-IN, alla quale partecipa insieme a decine di altre associazioni, per un nuovo modello di accesso alla formazione, che preveda l'estensione delle misure legate al diritto allo studio e l'abolizione di ogni tassazione sul dottorato di ricerca.