Consiglio di Stato e Concorso Scuola 2016: e ora?

Il concorso a cattedra che si è svolto secondo le procedure della legge 107/2015 è di nuovo sotto la lente della giustizia amministrativa. Apprendiamo infatti dalla stampa di una recente sentenza del Consiglio di Stato, che accoglierebbe in via cautelare il ricorso di centinaia di dottori di ricerca impossibilitati a partecipare al concorso perché privi di abilitazione.

Il Consiglio di Stato riterrebbe l'equiparazione tra dottorato di ricerca e abilitazione proposta dai ricorrenti “non manifestamene infondata”, e disporrebbe dunque la loro ammissione con riserva a prove suppletive che il MIUR deve predisporre e svolgere nel più breve tempo possibile.

Cattedra Natta: i 500 "eccezionali" e il futuro dell'università italiana

"Davvero, non meritavo tutto questo."

La creazione del “Fondo per le Cattedre Universitarie del Merito Giulio Natta” ha ben poco di meritorio. Presentato come piano straordinario per il rientro dei “cervelli in fuga”, il provvedimento avrà un impatto irrisorio sulla reintegrazione del personale docente, falcidiato dai tagli degli scorsi anni. Inoltre non eviterà l’espulsione dal sistema universitario di migliaia di ricercatori precari: il 93.5% di loro, infatti, continuerà a non avere alcuna speranza di ottenere un contratto a tempo indeterminato (dati VI Indagine ADI). Infine renderà le procedure di reclutamento universitario sempre più inique e poco trasparenti. L’ADI si oppone dunque con forza all’ennesima misura eccezionale, che ancora una volta lascia irrisolti i principali problemi strutturali dell’università italiana.

Palermo, l'ADI con i ricercatori non strutturati. Più fondi alla ricerca, basta con il precariato

Pubblichiamo qui di seguito il testo del comunicato stampa che i precari della ricerca dell'Università di Palermo hanno inviato alle massime autorità accademiche e politiche, in occasione della partecipazione del Presidente del Consiglio all'inaugurazione dell'anno accademico del loro ateneo.

L'ADI si schiera con decisione a sostegno dei colleghi, rivendicando maggiore attenzione ai temi dell'Università e dalla Ricerca, sollecitando un rifinanziamento dell'Università pubblica e maggiori opportunità di carriera per i ricercatori non strutturati. La VI Indagine ADI su Dottorato e Post-Doc conferma infatti che gli effetti dei tagli e del ridimensionamento dell'università si scaricano quasi totalmente sulle componenti più deboli della comunità accademica. Nei prossimi anni solo il 6,5% di chi attualmente è assegnista di ricerca riuscirà ad accedere ad una posizione lavorativa stabile negli atenei italiani. Si accentuano inoltre le disuguaglianze tra università del nord e del centro-sud del paese, con l'evidente contrazione dei posti a bando che penalizza maggiormente il sud.

CNSU, l'impegno di ADI per dottorandi, assegnisti e ricercatori non strutturati

Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) si è riunito per la prima volta, a sei mesi dalla data delle elezioni, il 20 e 21 ottobre. Ha partecipato alla seduta di insediamento il nostro rappresentante, Matteo Piolatto, eletto a maggio con 1387 voti.

Alla seduta è intervenuta anche la Ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, che nella giornata di ieri ha incontrato i componenti del CNSU per il tradizionale saluto prima dell'inizio dei lavori. Nel corso del suo intervento, a nostro giudizio estremamente vago e di scarsa sostanza, la Ministra si è detta “molto soddisfatta per il contenuto della nuova legge di bilancio”, senza però fornire numeri precisi rispetto ai fondi di finanziamento per l'università e l'assunzione di nuovi ricercatori.

PhD Portraits: dottorandi e dottori di ricerca si raccontano

Il percorso del dottorato di ricerca è un susseguirsi di molteplici attività formative e lavorative. Ricerca bibliografica e archivistica, convegni e attività seminariali, esperimenti di laboratorio, supporto alla didattica e molto altro si condensano nel corso di tre anni: un'esperienza lavorativa complessa, unica e specifica per la quotidianità vissuta da ogni dottorando.

L'iniziativa PhD Portraits vuole restituire la ricchezza e la diversità delle esperienze che dottorandi e dottori di ricerca vivono ogni giorno, descrivendo le attività e i risultati del loro lavoro, nonché le ragioni che li hanno spinti a intraprendere questa strada.

 

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