Come aderire allo sciopero transfemminista senza un contratto di lavoro

Domani, venerdì 8 marzo, ci sarà uno sciopero generale indetto da Non Una Di Meno contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme, per dare seguito all'enorme manifestazione del 25 novembre scorso. Alle categorie precarie, come quelle rappresentate dall'ADI, è negato però anche il diritto di scioperare. Senza un vero e proprio contratto di lavoro, fatto di diritti e tutele, dottorandə, borsistə e assegnistə non possono decidere di asternersi da alcunché. Proprio per questo, come ADI, abbiamo pensato a una modalità alternativa per far sentire la propria presenza (o meglio, la propria assenza) dai posti di lavoro: una risposta automatica da impostare con il proprio indirizzo email istituzionale.

Rinnovo protocollo ADI - FLC CGIL

Rinnovato il protocollo d’intesa tra ADI e FLC CGIL, che era stato sottoscritto nel 2018, per rafforzare la reciproca collaborazione e promuovere insieme la cultura dei diritti. Per socie e soci ADI sono previsti numerosi vantaggi: sconto sulla tessera, assistenza fiscale, consulenza legale, accesso allo sportello precari. Per ottenere i nostri benefici, contatta la tua sede locale ADI oppure FLC CGIL. Ti forniranno tutte le informazioni per il tesseramento e l’accesso ai servizi!

Mozione al CNSU contro le irregolarità delle università telematiche

A seguito di alcune segnalazioni giunte da laureandi e dottorandi, il nostro rappresentante in CNSU ha presentato una mozione contro presunte scorrettezze messe in piedi da alcune #università telematiche riguardo gli attesi corsi abilitanti per l’insegnamento nella #scuola secondaria. Tali comportamenti si configurano come una pubblicità ingannevole nei confronti degli aspiranti docenti e, allo stesso tempo, come un subdolo tentativo di ottenere i loro dati personali. Chiediamo, di conseguenza, il rispetto di quanto disposto nel Dpcm e sollecitiamo la celere pubblicazione del decreto ministeriale, in assenza del quale non potranno partire i bandi dei corsi abilitanti.

Mozione al CNSU per adeguare le borse di dottorato al minimale INPS

Nella seduta di ieri, il CNSU ha approvato all’unanimità la mozione proposta dal nostro rappresentante Davide Clementi per sollecitare un impegno chiaro da parte del Governo e della Ministra Anna Maria Bernini al fine di incrementare le borse di #dottorato a un importo mensile di €1.600 netti, combattendo così l’inflazione e la perdita di valore reale delle borse attuali.
In attesa di questi indispensabili adeguamenti, la mozione propone che a farsi carico di questa integrazione siano le #Università italiane, attraverso un aumento intermedio di €120 mensili e l’istituzione di un fondo da parte della CRUI per l’adeguamento al minimale contributivo #INPS.

Grande è la confusione sotto il cielo accademico: punto sulla proroga degli assegni

L’Accademia italiana è in una fase di stallo che perdura da oltre un anno: un immobilismo alimentato principalmente dalla mancanza di decisioni, spesso di natura politica, che riguardano gli strumenti necessari per affrontare la precarietà del post-dottorato. Questa stagnazione è profondamente radicata nell'aziendalizzazione delle università, che mina la loro autonomia e le rende sempre più asservite agli interessi del settore privato.

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