FIT, PF24: l’Università di Bologna riconosce 6 CFU in metodologie didattiche ai dottori di ricerca

FIT, PF24: l’Università di Bologna riconosce 6 CFU in metodologie didattiche ai dottori di ricerca

 

Un importante riconoscimento del percorso di dottorato nell’accesso all’insegnamento

Al termine di un costruttivo confronto avviato negli scorsi mesi tra ADI Bologna, l’Area della didattica (Settore Formazione Insegnanti e Post Lauream) e il Prorettorato per la Ricerca dell’Università di Bologna, il 10 maggio l’ufficio preposto dell’ateneo felsineo ha diramato una nota relativa ai 24 CFU necessari per accedere al percorso FIT per l’insegnamento. Nella nota si comunica che i dottori di ricerca dell’Università di Bologna potranno vedersi riconosciuti 6 CFU nell’ambito metodologie e tecnologie didattiche generali.

La nota dimostra concretamente la volontà dell’ateneo bolognese di riconoscere al percorso del dottorato di ricerca anche una valenza formativa nell’ambito della didattica. L’Università di Bologna, dopo essere stata una delle prime in Italia a erogare l’aumento di 125 euro della borsa di studio (ottenuto da ADI a partire da gennaio), si conferma così una delle più attente in Italia alle esigenze dei dottorandi e dei dottori di ricerca.

Secondo quanto comunicato ad ADI dagli uffici AFORM dell’Università di Bologna, il riconoscimento dei 6 CFU in metodologie e tecnologie didattiche generali avverrà per i dottori di ricerca che hanno presentato istanza di riconoscimento dei crediti acquisiti nel percorso dottorale all’interno delle due finestre previste e conclusesi rispettivamente il 30 novembre e il 30 marzo scorsi. I Collegi dei corsi di dottorato potranno inoltre segnalare eventuali ed ulteriori crediti formativi da riconoscere in funzione di approfondimenti e specifiche attività formative svolte, coerenti con gli ambiti e gli obiettivi formativi del DM 616/2017 e quindi afferenti a SSD caratterizzanti i vari corsi di Dottorato così come auspicato dalla nota MIUR del 13/12/2017. Per quanto riguarda i dottorandi in corso, eventuali riconoscimenti potranno avvenire considerando le specificità dei singoli percorsi di formazione.

In attesa di acquisire i riscontri dai Collegi di dottorato, l’Università di Bologna offrirà la possibilità a dottorandi e dottori di ricerca, che abbiano richiesto il riconoscimento dei crediti e siano iscritti al percorso, di presentare il piano di studi per il PF24 oltre il termine previsto del 13 maggio, con il supporto dell’ufficio “Formazione Insegnanti e Post Lauream”.

“Siamo di fronte ad un importantissimo passo verso la valorizzazione del dottorato nel percorso di accesso all’insegnamento”, commenta Giuseppe Montalbano, Segretario Nazionale dell’ADI. “Ringraziamo i colleghi di ADI Bologna che si sono spesi per raggiungere questo risultato. Ora faremo pressione sul MIUR e sui singoli atenei perché questa buona pratica venga estesa a tutte le università italiane.”