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Una valutazione non intrusiva per un’università più libera

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ANVUR, VQR e ASN hanno un ruolo determinante nel governo dell’attuale sistema universitario ed il loro attuale assetto crea importanti distorsioni in termini di corretta valutazione, competitività ed equità della distribuzione delle risorse finanziarie. Tutto questo rende urgente ripensare la valutazione e l’accreditamento, costruendo un sistema meno distorsivo e meno intrusivo nei confronti della libertà dei ricercatori.

#lottotuttolanno: un anno di elaborazioni mensili sull’identità di genere nel mondo della ricerca | Scarica l’opuscolo!

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Dall’8 aprile 2019 alll'8 marzo 2020, ogni ottavo giorno del mese, alle otto del mattino, abbiamo pubblicato sui social una narrazione del rapporto tra identità di genere e mondo della ricerca. Lo abbiamo fatto cercando di cogliere le diverse angolazioni attraverso le quali tale intersezione è osservabile, presentando dati e propnendo riflessioni. Oggi, presentiamo una nostra sintesi dei contenuti pubblicati, e le direzioni verso cui intendiamo procedere.

La Ricerca Pubblica è un Bene Comune. Ma in Italia è ai margini e sottofinanziata

L’isolamento del Coronavirus, ottenuto da alcune ricercatrici dello Spallanzani, ha posto all’attenzione di tutti i grandi meriti, ma anche le enormi criticità della Ricerca Pubblica in Italia. La politica italiana non può continuare sporadicamente ad elogiare le elevate competenze e professionalità dei nostri ricercatori, senza attuare le riforme necessarie per il definitivo superamento del precariato nella ricerca.

Le dimissioni di Fioramonti: un'occasione per guardare alla Luna e non al dito

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Prendiamo atto della notizia delle dimissioni di Lorenzo Fioramonti dal suo incarico di ministro dell'Istruzione, avvenuto in seguito all'approvazione di una Legge di Bilancio. Pur apprezzando la coerenza del suo gesto, riteniamo che il dibattito di queste ore non colga il nodo centrale del problema. Abbiamo bisogno di un sistema formativo che sia realmente motore dello sviluppo del Paese ma ancora prima delle persone che lo attraversano: per costruirlo, sia chiaro a ogni ministro e a ogni governo, servono risorse.

La Caporetto della ricerca

Niente per i dottorandi, niente per gli assegnisti, niente per la ricerca: questo è il desolante quadro che emerge dalla legge di bilancio. Conosciamo le difficili contingenze in cui si trova il Paese, e proprio per questo riteniamo indecente che non si trovi neanche una briciola di risorse per il settore che più di tutti ha pagato i tagli lineari e la crisi del 2008 e che rappresenta un volano fondamentale per la crescita economica e sociale del sistema.

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